cerco uno stormo che mi porti a svernare verso sud
faccio l’autostop per il cielo alla medesima ora
altri
mi dicono di piangere un po’ per fare compassione
ma io rido
e gli uccelli mi passano vicino ignorandomi

un giorno ho finto la disperazione come dicevano loro
ma gli altri erano davanti a me
con gli occhi in lacrime
le labbra gonfie di morsi
ho chiuso gli occhi e sono tornato coi piedi per terra
ridendo
non è destino

ho messo un cartello davanti alla finestra
cercasi stormo con volo diretto per un paese caldo
da mesi non risponde nessuno
solo un corvo appoggiato ad un ramo
come un verbo sul foglio
dice la sua
è solo
amico mio
gli dico
aprendo la finestra
ho modellato ali
ho fatto prove di volo per mesi
ma lui mi rispose
forse tu hai troppi peccati per alzarti

da giorni guardo il corvo
solitario
il mio ego sconfessato litiga col corpo
ho piume ovunque persino sulla lingua
ma non accenno ad alzarmi
piango
labbra gonfie di morsi inghiottono lacrime
il corvo ride
solo allora capisco
il lancio
nell'oltre

da qualche anno sverno con uno stormo di rondini
in Africa
oltre il Sahara
da qualche anno nel mio coma profondo
sento gente supplicarmi di aprire gli occhi
ma io sono felice così
qui
ho imparato bene a volare