IL TUO NOME DI CORTECCIA


Mi scuoto per soffiarti foglie
In dolcezza planando,
Tra le tue ciglia invidiate
Dai miei lunghi rami legnosi.
Ti perdo nella nebbia dei tempi
Per poi ritrovarti tra fiori
Ancora non concepiti dai campi ma
Dai pensieri di corpi di carne.

T’attendo nel mio mortale silenzio
Sconfitto dalla tua brama di fiamme,
Col collo in ossa uniformi
Fuse alla tua stretta sottana.

Ti divoro
Mi divori le ali.
T’allevio la caduta dall’alto
Col corpo innamorato
Su cui t’adagi lenta di desio,
Per affilarti le unghie di lacca.

Sulla mia schiena
Dura di graniti e roccia,
Ho inciso il tuo nome di corteccia
Devoto ed innamorato.

Medusa stella e amante
Sulla mia frattura di carne
Vorrei poterti avere all’infinito
Nel mio verde letto di
…..terre.