anche i fantasmi vanno in letargo sopra i banchi di nuvole
le ombre soltanto sembra non voler congelare il proprio riflesso
gli innamorati restano in qualche stanza asfissiata da caldaie impazzite
a nutrirsi come tutti i malati immaginari
d'aria
anche noi siamo rimasti nel covo
a dividerci lo spazio angusto del cuore sognante
nell'io ancor bambino
tormente di neve
anche i passeri rubano briciole dal balcone di casa deserto

per volare e vincere il ghiaccio del nido
tutto è uno stormo quieto d'ali
in questo lungo sogno desideroso di bianco
non tutte le trasfusioni d'inchiostro
di stelle panciute oziose in un cielo ricco di Lune
rendono facili l'insonnia
perché l'occhio dopo aver spogliato del colore il mondo
cerca solo chi o cosa possiede
una fiamma
e la trappola sentimentale in mezzo al fiato rende il corpo
pesante
come se l'unico viaggio voluto dal poeta
fosse non nell'immaginario
ma nell'animo di quelli che come lui
ubriachi e folli
creano se sono rimasti privi
i loro fantasmi



MIU J