strade sporche di passi dimentichi della meta
la campana tace il blando inchino al nembo
la pelle tua è bianca ma non come quella degli angeli
la casa dei sogni è sempre sul lato opposto della via
cosa ti dice il cuore se non di attraversare il fuoco
la dove stelle sparano la loro luce fredda

i giorni della lotta non sono finiti
l’inferno lecca l’asfalto con ombre sempre nude
tu vai avanti sparando dalla tua testa pallottole d’argento
contro i vampiri a parcheggiati nell’arena
le tue labbra ’hanno baciato la carne di cartone
stiletti con punte arroventate di dolore
si sono sciolti da scoop pubblicitari
attenti a voi mercanti la sofferenza da coraggio
mani su pareti che odorano d’olio
cercano ferite umane nell’inguine di cemento
mastica salive di vetro la lingua umida
appena la città come un acido ti penetra dentro
dove s’annideranno alla fine le mosche
tu cos’ami
un martello di foglie sul pensiero dell’alba
batte senza mai smettere
ed è una follia perpetua credere che i sogni
possono nutrire lo spirito senza mai farlo crollare
tu sei solo il filo che lega il silenzio al tempo
tu sai come i perché di questa vita girano intorno a strani eventi
tu passi oltre quasi sfiorando gli altri
quelli che come te si cercano scivolando sull’aria